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Grazie Luana
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Cascate fragorose, cime innevate che si innalzano nelle nuvole, natura incontaminata: il mondo alpino è affascinante. Quando facciamo escursionismo ci sentiamo liberi, possiamo respirare profondamente e dimenticare le preoccupazioni della vita quotidiana. Per effetto dell’imponente bellezza della natura e della scarica di adrenalina può succedere che diventiamo troppo temerari, sopravvalutiamo le nostre forze e ci spingiamo oltre le nostre capacità. Questo è proprio ciò che dovremmo evitare. Peter Schmid è una delle guide alpine più famose della Svizzera e sa cosa è importante.
Ogni giorno, il suo lavoro ha a che fare con la sicurezza, passo dopo passo. Un passo sbagliato può cambiare improvvisamente la vita o, nel peggiore dei casi, può segnarne la fine. In Svizzera i 2/3 di tutti gli incidenti mortali si verificano negli sport di montagna, che possono essere escursionismo, alpinismo o arrampicata in estate oppure diverse attività sportive sulla neve in inverno. Ecco perché un’attenta pianificazione è molto importante. Bisogna essere consapevoli dei pericoli, conoscere e accettare i propri limiti. «A volte bisogna anche saper rinunciare», dice Peter. A una salita, perché il tempo minaccia di cambiare. Oppure a una discesa su un pendio alpino, perché il pericolo di valanghe è troppo grande. Per godersi la magia della montagna in massima sicurezza, dal 2014 organizziamo insieme a Peter la «Giornata Stop Risk dedicata alla montagna». In questa occasione egli condivide i suoi suggerimenti e trucchi con i collaboratori dei clienti aziendali di Visana.
«C’è ancora tanto da vedere», dice Peter, ma il suo portafoglio di altitudini è già di tutto rispetto: è stato in Alaska sul Denali (6194 m). Il Denali è la montagna più alta del Nord America e al tempo stesso la più fredda della terra. Ha scalato più volte l’Aconcagua in Argentina (6962 m), il difficile Alpamayo (5947 m) in Perù, il Kilimangiaro (5895 m) e tutte le quattromila cime delle Alpi svizzere. Nel maggio 2002 ha guidato con successo una spedizione sullo Sisha Pangma in Tibet, con i suoi 8046 metri di altezza. Il 62enne è ben lungi dal pensare di appendere gli scarponcini al chiodo. Padre di tre figli e più volte nonno vive con la moglie Elisabeth ad Adelboden, ma con la sua azienda «Schmid International Mountaineering» è sempre in giro per il mondo come guida alpina e di scialpinismo. Può essere una piacevole settimana escursionistica in Alto Adige, un island hopping nelle Azzorre o un trekking nello spettacolare paesaggio himalayano. Chiunque viaggi in compagnia di Peter, oltre a vedere alcuni dei luoghi più belli della terra e a beneficiare della sua vasta esperienza, impara anche a conoscere la persona che c’è dietro la guida alpina: un uomo responsabile, carico di umorismo e modesto, nonostante tutti i suoi successi, che ama condividere con gli altri la propria passione.