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In una calda giornata estiva per molti non c’è niente di meglio che un tuffo nell’acqua fresca. Il bello della Svizzera è che in genere bastano pochi passi per raggiungere il fiume o il lago più vicino. Ma per quanto possa essere piacevole rinfrescarsi, la balneazione nei fiumi o laghi nasconde le sue insidie. Ogni anno circa 45 persone annegano nei laghi o nei fiumi in Svizzera e il 90 percento di questi incidenti avviene in acque aperte. Per garantire una balneazione serena e tranquilla, Visana e la Società Svizzera di Salvataggio (SSS) hanno unito le loro forze e lanciato la campagna di prevenzione comune «Save your friends». Al centro della campagna vi sono le sei regole del bagnante della SSS.
Anche Pascal Valin si impegna da anni per una maggiore sicurezza in acqua. L’appassionato soccorritore lavora dove gli altri vanno in vacanza: sull’idilliaco lago di Neuchâtel a Estavayer-le-Lac. A differenza dei bagnanti del lago, tuttavia, non indossa il costume da bagno per il proprio piacere. Con uno sguardo vigile staziona sulla riva e osserva il via vai nel lago. «Fortunatamente gli incidenti gravi sono rari», afferma Pascal Valin, presidente della sezione Estavayer-le-Lac, «Tuttavia, nell’alta stagione si verificano diversi infortuni: ferite aperte, crampi, insufficienza respiratoria. La gente sottovaluta il lago e quando è in vacanza non vuole regole da rispettare.» È comprensibile, ma necessario. Perché chi si attiene alle sei regole di balneazione della SSS può ridurre il rischio di incidenti. Con pazienza e in modo ludico, il 53enne spiega le regole, sensibilizzando gli amanti di stand up paddle e i genitori con bambini piccoli. E anche se talvolta si ritrova a parlare con un muro, Pascal ama il proprio lavoro. Dopo tutto, lui e i suoi colleghi salvano le vite umane con il loro operato!
Nato e cresciuto nella zona del Morbihan nel sud della Bretagna, si può dire che Pascal sia stato fin dalla culla nell’elemento acqua. Nelle forze armate francesi esplorò dapprima gli abissi del mare come subacqueo fino a quando, all’età di 21 anni, giunse in Svizzera, dove trovò la sua vocazione come nuotatore di salvataggio.